Vodafone, nuovi rincari di massa

Sta succedendo a molte tariffe e a molti utenti in queste ore: ricevono sms con rincari di 2 euro al mese, anche se a fronte di upgrade del traffico incluso. Da una parte, si può dire che è cosa “normale”: quasi tutti gli operatori (e tutti quelli principali) hanno annunciato rincari da aprile in poi, per compensare un poco il ritorno alle tariffe mensili (e l’abbandono di quelle a 28 giorni). Dall’altra, la vicenda è notevole perché l’operatore sta rincarando alcune tariffe mentre in contemporanea ne ha lanciato alcune molto scontate – a proprio marchio e con quello della sua low cost Ho Mobile – per contrastare l’arrivo di Iliad.

Alcuni utenti scrivono sul web di aver ricevuto l’sms di rincaro proprio pochi giorni dopo aver ricevuto un sms di “torna a Vodafone” con tariffa scontata. Insomma, erano passati a Iliad (o ad altro operatore), sono tornati a Vodafone aderendo a un’offerta ad hoc e ora ricevono un sms con un rincaro. Un balletto piuttosto anomalo che certo può innervosire qualcuno: certo, tutto legale, e per l’utente c’è sempre la possibilità di lasciare Vodafone senza costi di uscita (a fronte di questa modifica unilaterale del contratto); ma è comunque una perdita di tempo e una seccatura. Di qui la protesta dei consumatori, raccolta da Federconsumatori, in una nota di poche ore fa: “Effettueremo tutte le verifiche del caso e segnaleremo prontamente all’Antitrust ogni comportamento che vada in tale direzione”, scrive l’associazione. “Intanto, ai cittadini coinvolti, che si stanno rivolgendo numerosi ai nostri sportelli, possiamo solo consigliare di valutare sul mercato le offerte migliori, che garantiscano loro un prezzo vantaggioso ed un servizio di qualità. Dal momento in cui ricevono la comunicazione dell’aumento, avranno tempo fino al giorno precedente all’aumento del costo dell’offerta per cambiare operatore, con le modalità descritte all’interno della comunicazione. Ci auguriamo che questa non sia la miccia che farà esplodere una carica di aumenti diffusa da parte di tutte le altre compagnie. In tal caso si tratterebbe, ancora una volta, di una intollerabile operazione di cartello, che denunceremo e per cui chiederemo le dovute sanzioni”.

Per il futuro, si fa strada una possibile soluzione. “Alla luce di questa ennesima modifica delle condizioni applicate ai clienti, chiederemo a AGCOM e ai rappresentanti del Parlamento un incontro urgente per predisporre una normativa sulle modifiche unilaterali del contratto che sia più attenta ai diritti dei cittadini e meno aperta a possibili abusi da parte delle compagnie”.

Un’idea – che richiederebbe forse la modifica del Codice delle Comunicazione Elettroniche – sarebbe impedire le modifiche contrattuali per un certo periodo dopo l’attivazione di un’offerta. Così almeno l’utente avrebbe la garanzia di poter godere di quell’offerta per un po’.