Agcom, doppia accusa a Tim per l’uso illecito di informazioni sugli utenti

MILANO – Doppia offensiva dell’Agcom nei confronti di Tim. Con due distinte delibere, una del Consiglio e l’altra della Commissione infrastrutture e reti, l’Autorità ha richiamato la società su alcuni comportamenti.

Da una parte ha dato mandato agli uffici competenti di dar corso ad un procedimento sanzionatorio per l’acquisizione e l’uso illegittimo a fini commerciali di informazioni di assurance (gestione e manutenzione guasti) relativi a clienti di altri operatori soggetti a malfunzionamenti del servizio di telefonia fissa o traffico dati; dall’altra ha diffidato la società al rispetto del divieto di utilizzo, per fini commerciali, dei dati e delle informazioni acquisite per la gestione della portabilità del numero nell’ambito del passaggio di un cliente di Tim ad altro operatore.

Per quanto riguarda il primo comportamento messo sotto esame, l’Agcom ha accertato che clienti di operatori concorrenti, in occasione di un disservizio sulla linea del proprio operatore, hanno ricevuto chiamate commerciali di soggetti terzi i quali, dimostrandosi a conoscenza dell’accaduto, proponevano un passaggio a Tim. A tale riguardo è stata verificata l’esistenza di alcuni casi in cui le chiamate sono pervenute da soggetti che è stato possibile ricondurre ad agenzie Tim o comunque a società titolate a proporre offerte commerciali di Tim. Si tratta di una pratica non ammessa, dal momento che Tim dovrebbe garantire che i dati acquisiti nella gestione degli ordini wholesale ed il personale dedito a tali attività non siano coinvolti nell’attività commerciale. Agcom ha inoltre rilevato che Tim non si è attivata, per quanto di propria competenza, per individuare delle contromisure per contrastare il fenomeno e per questi motivi ha ordinato all’operatore di adottare misure organizzative specifiche finalizzate a prevenire tale attività illecita. Nella delibera sono anche introdotte specifiche misure, in capo a TIM, finalizzate a irrobustire le garanzie sulla non discriminazione, anche tenuto conto delle attività svolte da società esterne alle quali sono demandati interventi di assurance, sia da remoto che sul territorio, e/o di vendita di servizi.

La seconda delibera, invece, si deve al fatto che Agcom ha accertato il comportamento illecito della società nell’attuare strategie di marketing selettive, utilizzando le informazioni ad essa fornite per la portabilità del numero, allo scopo di acquisire clienti passati ad altro operatore.

Fonte: LaRepubblica.it