Il Nucleo speciale antitrust della Guardia di finanza, su richiesta dell’Autorità garante concorrenza e mercato, ha eseguito una serie di ispezioni presso i principali operatori di telefonia fissa e mobile.
Le ispezioni riguardano possibili intese restrittive della concorrenza e sarebbero collegati alla fatturazione mensile delle bollette. Gli accertamenti sono avvenuti nelle sedi di Tim, Wind 3, Vodafone, Fastweb e anche in Asstel, l’associazione delle imprese di settore.
«Nella riunione del 7 febbraio 2018, l’Autorità ha deliberato l’avvio di un procedimento istruttorio nei confronti delle società TIM, Vodafone, Fastweb, Wind Tre e dell’associazione di categoria Assotelecomunicazioni – Asstel per accertare se tali imprese, anche tramite la suddetta associazione abbiano, in violazione dell’art. 101 del TFUE, coordinato la propria strategia commerciale connessa alla cadenza dei rinnovi e alla fatturazione delle offerte sui mercati dei servizi al dettaglio di telecomunicazione elettronica fissi e mobili, a seguito dell’introduzione dei nuovi obblighi regolamentari e normativi», informa l’Autorità.